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Collezioni

 

 

Campioni biologici del Museo

La collezione dei Campioni biologici del Museo comprende oltre 900 reperti riconducibili a circa 690 taxa. Le diverse strategie espositive, dalla immersione in liquido fissativo alla moderna realizzazione di modelli in resina, rendono testimonianza dell'attività del Museo durante gli oltre sei decenni della sua esistenza.

Nuove sale, recentemente allestite, affiancano e vivacizzano l’esposizione della collezione originaria; la Sala della Pesca, concepita come un “avvicinamento” della realtà museale alla realtà locale mediante l’esposizione di modelli in resina dei pesci pescati sul posto, accompagnati  da schede didattiche che illustrano in maniera semplice per ciascuna specie sia le caratteristiche morfologiche, che le abitudini di vita; la Sala dello Squalo Elefante che simula, interamente dipinta di blu, le profondità marine in cui nuota questo gigante del mare. Un’attiva produzione di pannelli e poster esplicativi contribuiscono alla divulgazione ed alla didattica delle tematiche di salvaguardia ambientale o anche della rivalutazione delle antiche tradizioni locali, come nel caso delle antiche ricette relative alla cucina del pesce a Porto Cesareo.

 

Algario "Irma Pierpaoli"

La collezione consiste in oltre 700 reperti di macroalghe raccolte e conservate da Irma Pierpaoli nel periodo compreso tra il 1909 ed il 1965. Le alghe provengono prevalentemente dall'Adriatico centrale e dai mari di Taranto. La Prof.ssa donò la sua collezione al Prof. Parenzan, mettendola a disposizione della comunità scientifica. Il Parenzan arricchì poi l'algario con esemplari raccolti nel basso Adriatico e nello Ionio. Sono presenti 219 specie suddivise tra Alghe rosse (122), Alghe brune (53) ed Alghe verdi (44). L'algario costituisce un reale patrimonio per gli studi floristici, ed in generale ecologici, riguardanti il Mar Adriatico ed il Mar Ionio; recentemente è stato segnalato per l'inserimento nell'Index Herbariorum pubblicato dal New York Botanical Garden.

 
Collezione di Malacologia Ecologica
 

Nella sua pluridecennale attività di ricerca, il Prof. Pietro Parenzan ha costituito una collezione malacologica che contava 1556 specie e varietà di molluschi marini, rappresentate da migliaia di esemplari. La Collezione, per l’imponente mole di reperti che comprendeva, permise al Professore di acquisire informazioni relative alla totalità della fauna malacologica del Mar Mediterraneo, e di raccogliere i risultati dello studio in una pubblicazione dal titolo: “Carta d’identità delle conchiglie del Mediterraneo”, tutt’ora consultata dagli studiosi del settore. Il collezionista realizzò, all’interno del proprio Museo, una proposta espositiva che interessava un ridotto numero di specie ed era dedicata, principalmente, a taxa esotici. Il professore, infatti, non fu tanto interessato ad ottenere esemplari che potessero essere esposti, quanto a costituire un vero e proprio archivio della fauna malacologica mediterranea (ed in seguito mondiale) che potesse essere consultato da parte di ricercatori di qualunque nazionalità. I cataloghi storici dattiloscritti descrivono una collezione composta da 6438 lotti di materiale sia malacologico che riconducibile ad alcuni altri gruppi tassonomici.

Tra il 2008 ed il 2011, un lavoro condotto nell’ambito del Dottorato di Ricerca del Dr. Marcello E. Posi si è prefisso lo scopo di restituire alla comunità scientifica ed alla collettività il patrimonio storico e documentario rappresentato dalla Collezione. Tutti i documenti storici inediti, relativi al lavoro di P. Parenzan, sono stati convertiti in documenti elettronici. I dati presenti nei cataloghi originali sono stati integralmente trascritti e riordinati in un unico registro. I lotti di materiale malacologico sono stati vagliati e selezionati sulla base di un piano sperimentale, rinvenendo anche 151 specie ed un genere che non erano stati menzionati da P. Parenzan per la sua Collezione. 2928 lotti della Collezione, per i quali è stata anche aggiornata la conservazione secondo tecniche attuali, ora costituiscono la “Collezione Rappresentativa” di quella storica. Il catalogo unico informatico adesso comprende 6794 lotti di specie. (vedi nelle pubblicazioni: Posi et al., 2012).

1241 lotti hanno già ricevuto un aggiornamento della collocazione tassonomica, grazie alla collaborazione del dott. Danilo Scuderi di Catania. Il summenzionato progetto di ricerca ha inoltre prodotto un archivio fotografico di 1750 lotti della Collezione ed una nuova proposta espositiva, basata su una indagine valutativa interdisciplinare condotta sul pubblico potenziale, in funzione della quale è in corso l’allestimento di una ulteriore sala del Museo dedicata alla Malacologia.

 
 Collezione "Giangrande" (Anellidi Policheti)

La collezione comprende 531 taxa specie che, per lo più, provengono da zone del Mediterraneo e in particolare sono state raccolte lungo le coste italiane, ma per quanto riguarda soprattutto la collezione dei Sabellidae, vi sono conservati esemplari raccolti in svariate località intorno al mondo derivanti da spedizioni scientifiche svolte dalla professoressa Adriana Giangrande. La collezione degli anellidi policheti è infatti relativa prevalentemente a raccolte effettuate nell’ambito di lavori svolti nel DiSTeBA (Laboratorio di Zoologia) dal team della professoressa, ed è stata di recente donata al Museo di Biologia Marina “Pietro Parenzan” dell’Università del Salento.
Si tratta di raccolte relativamente recenti che coprono un arco di circa 35 anni. Da sottolineare, infine, che la collezione comprende i paratipi di numerosi taxa nuovi per la scienza che sono stati descritti negli ultimi 30 anni (29 specie e 3 generi).
La famiglia più rappresentata è quella dei Sabellidae. I Sabellida includono infatti 152 taxa (Sabellidae 120 taxa, Fabriciidae 20 taxa e Serpulidae 12 taxa), cui segue quella dei Syllidae con 89 taxa. Per quanto riguarda le restanti famiglie sono state catalogate 41 famiglie di policheti, per un totale di 270 taxa: Spionidae (25); Nereididae (22); Eunicidae (20); Lumbrineridae (18); Cirratulidae (17); Polynoidae (16); Terbellidae (15); Phyllodocidae (12); Paraonidae (11); Glyceridae (10); Orbiniidae (9); Maldanidae (8); Capitellidae (7); Nephtyidae (6); Oenonidae, Sigalionidae (5); Aphroditidae, Flabelligeridae, Goniadidae, Dorvilleidae, Hesionidae, Pectinaridae, Sabellaridae, Sternaspidae, Trichobranchiidae (2); Amphinomidae, Arenicolidae, Crysopetalidae, Cossuridae, Oweniidae, Paralacydonidae, Pelogeniidae, Pholoidae, Pilargidae, Poecilochaetidae (1).
 

 
 
 
 

 


Data ultimo aggiornamento: 03.07.2015